giovedì 15 febbraio 2018

Conosci te stesso

Stavo per mettermi a scrivere, quando ho trovato questa bozza:

"Eddie Vedder canta da almeno tre quarti d'ora, in questo momento dovrei fare altre cose, tra poco lei mi telefonerà e io invece vorrò continuare a scrivere.
Dovrei fare il sito del Centro, dovrei fare la locandina per il 6 dicembre, dovrei e invece sono qui che scrivo.
Il problema mio è che non parlo. Non posso dire che non so parlare, perchè quando voglio lo faccio. E' la paura che mi frega. Il fatto è che ho paura di parlare. Vai a capire te se veramente è come dicono gli psicologi "ah perchè tua madre non ti ha mai abbracciato".
Può essere.
"Ah perchè ti manca una figura paterna."
Può essere.
Ma nel momento in cui ti viene chiesto di esprimerti, di dire ciò che pensi e ciò che provi...
E' possibile rimanere incastrati in certi angoli di tempo? E più che angoli, direi in certe città temporali. In certe bolle.
A volte mi capita ancora.
E vorrei semplicemente parlarne, perchè mi piacerebbe veramente essere totalmente limpido e scoprire questa persona con cui ho voglia di camminare accanto. Senza pretese, senza ansie, senza angosce. Ci sto bene, con lei accanto intendo. Mi piace, mi piace il modo in cui guarda le cose, mi piace il modo in cui si batte per le cose.
Mi piace come mi guarda."

E in realtà boh.
Non ho idea di dove sia il confine tra il raccontarsi le favole da soli o effettivamente stare bene in una situazione, non sto completamente bene in questa situazione. E' come avere una scarpa troppo grande, troppo piccola no, perché farebbe male alle dita, è più una scarpa di un numero e mezzo più grande. Non sai bene come camminarci, la postura ti si storce un po'. E guardi tutto con occhio indagatore.
Dopo un anno pensavo di essermi fatto passare tante cose, e invece fanno sempre lo stesso effetto. La cosa mi spaventa un po'. Mi manca Roma, mi mancano tanti posti, tante strade, tanti locali, tante persone, il modo di parlare, addirittura il traffico. Mi mancano tutte le differenze che abbiamo. Mi sento stretto. Non troppo fluente. E non so in realtà se è necessario che stia qui, in questa stanza mezza chiusa, un po' al guinzaglio.
Dov'è il punto di non ritorno?