domenica 23 novembre 2014

Focus

18:24, 22 novembre

E' che ogni tanto il mondo va veloce e io vorrei star fermo; tu sei la mia connessione col mondo, fai rallentare tutto, lo rendi vero.
Qua attorno ci sono studenti, universitari forse, o agli ultimi anni di liceo e che già si sentono grandi. Un po' come mi ci sentivo io e vedevo tutto un po' più piccolo.
Sono qua a un tavolino e leggo. Oscar mi ha chiesto che faccio stasera, è sabato e lui lavora in una discoteca aperta fino alle sei del mattino.
Gli dico che dovrei andare al cinema, lui scherza, aggiungo che non sono tipo da bordello.
Davanti adesso ho Giuseppe, ancora mi ricordo il nome e lo riconosco, era alle elementari con me, non credo mi riconoscerebbe.
Stanno parlottando tutti, di chi sa cosa, non mi interessa.
Cosa si prova ad avere ventun anni e sentirseli?
Non so.
Ogni anno è come se ne acquistassi quattro alla volta.
I conti parlano da soli. 
Il motivo dove sta?
Qua si conoscono tutti, e io a malapena conosco me stesso.
Vado a pagare il macchiato.

Morfeo

3:21, 22 novembre

Stai (*) ubriaca, non so quanto di preciso, ma sicuro tanto.
E penso che se proprio si deve, si dovrebbe insieme. Penso che una volta vorrei vedere quanto morbida diventa la tua pelle e quanto caldo il tuo respiro se aumentiamo la nostra percentuale alcolica.
Le mani che accarezzano prendendo strade tortuose e incasinate più del solito.
Baciarti. Che già di per sè dà alla testa, figuriamoci da storti.
Stanotte voglio provare a sognarti e baciarti. Perchè tutte le volte che ti sogno non lo faccio mai.
"Fatti avanti." mi dici.
Perchè ci manca il nostro primo-bacio onirico.
Mi sono fatto avanti una volta, in tenda sulla spiaggia. Che poi non si è ben capito chi abbia baciato chi. Ma a me pare di aver proprio cercato le tue labbra.
Se conti che son sempre stato quello a cui sudano le mani, quello che si blocca e balbetta, direi che è un bel traguardo.
Mi piaci, perché non te sono un po' meno coglione, ma sempre diabetico al punto giusto.
Voglio vedere cosa si prova a baciarti con le labbra un po' ubriache.

Ventuno

16:02, 21 novembre

Mia madre mi ha chiesto cosa voglio fare per il compleanno.
-E' mercoledì prossimo.- ha aggiunto.
Le ho detto che non lo so.
Non so mai cosa fare quando si tratta di me.
Vorrei passare una sera tutti insieme, non importa dove.
Vorrei gli occhi di mio padre.
Li vorrei limpidi come non sono mai stati, o forse come non li ho mai visti.
Lo vorrei accanto come non ha mai fatto.
Mettendo su il caffè, poco fa, mi ha messo tristezza vedere che in casa non abbiamo neanche una tazzina.


Tanto per essere banali stanotte t'ho sognata, avevi le tue labbra a cuore e le tue sopracciglia decise, il resto non me lo ricordo, come al solito.
Però ti guardo e basta, come se non si potesse baciarsi. E un po' che palle, no?
Almeno mentre dormo, almeno baciarsi mentre ci troviamo addormentati. E mandare in culo il sogno e stringersi e accarezzarsi.
E invece ti guardo e basta.
E un po' c'è il sapore di una specie di tortura.