Alla ragazza degli arcobaleni non ho detto niente.
Le avevo scritto un biglietto, niente di troppo particolare. Solo che mi era piaciuto il fatto che avesse guardato fuori dal finestrino e mi avesse fatto accorgere dell'arcobaleno. Che poi era doppio.
Avevo anche ipotizzato una serie di nomi, non saprei però quale le possa assomigliare di più.
Insomma, è scesa a Ferrara, e il biglietto è qui accanto a me.
Lo lascio lì, magari qualcuno lo legge e ci si intrippa.
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