lunedì 15 settembre 2014

Borghi

Campiglia Marittima, 15 agosto, circa mezzanotte e mezzo.

Mi è passato davanti agli occhi un miraggio in questi giorni. Il cuore mi batteva forte, ma era solo l'effetto del caldo e della stanchezza.
Stasera, dopo aver ripreso l'auto dallo stabilimento, sono salito qua a Campiglia.
Il sonno non c'è.
Avevo voglia di camminare tra le salite e le discese di questo piccolissimo borgo.
Ho preso strade che non conoscevo, consapevole che mi sarei potuto perdere.
Cerco la mia guerriera.
Passeggio tranquillo per i sentieri della mia mappa personale, sapendo che prima o poi troverò orme simili alle mie.
Da quassù si vede tutta la città. E mi viene una necessità tremenda di stringere qualcuno a me. Qualcuno che si fidi di me e del quale saprei di potermi fidare ciecamente.
Questi mesi sono un balzo in avanti inaspettato, quasi.
Sapevo che mi avrebbero portato a qualcosa, anche se ancora sono nel suo bel mezzo. 
Qualcun altro pensa alle mie stesse cose.
So che in questo periodo le nostre costole si sfiorano.
Tra poco torno a casa.

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