martedì 16 settembre 2014

Roma

Viareggio, 17:57, 14 settembre

Namastè, Sofia.

E va bene che ero partito senza alcuna aspettativa, senza nemmeno sapere se l'avrei vista o no. E va bene anche non dare troppa importanza.
Però mi manca.
Sono stati giorni che mi scorrono dentro alle pupille come la pellicola di un film breve o come la puntata cruciale di un telefilm.
Il cuore mi inciampa e sulla pelle posso vedere i brividi che mi scuotono se penso al modo armonioso e perfetto in cui tutto si è concatenato.
Spengo la sigaretta che rimane perfettamente verticale nel posacenere della Cubana.
-Tu pensi troppo.- mi diceva.
Le rispondevo di saperlo.
Ero arrivato a Roma dopo circa sei ore di viaggio, due sole fermate per fare metano.
In auto con me c'erano due ragazzi e una ragazza che mi hanno contattato dal sito Bla Bla, praticamente mi hanno pagato il viaggio.
Erano un italiano e due brasiliani, ognuno con percorsi diversi.
E' stupendo conoscere gli occhi delle persone.
Milly, la ragazza, stava viaggiando per l'Italia, senza motivazioni apparenti; ha affittato una casa sperduta tra le campagne romane.
Dopo aver accompagnato a Fiumicino il suo amico, sono rimasto con Ario e lei.
L'abbiamo portata insieme a destinazione. Ed è stato grottesco conoscere il ragazzo che la aspettava.
Era sul ciglio della strada fuori dal mondo, con una tazza scura in una mano e l'altra nella tasca destra dei pantaloni beige.
Ai piedi solo delle ciabatte.
Subito dopo sono andato a casa di Ario.
E' difficile da riportare tutto il mare di sensazioni provate.
Posso solo essere certo che io e quel ragazzo siamo molto simili.
Ero arrivato lì senza alcun programma specifico, con l'idea di passare la nottata in auto.
Alla fine l'alloggio me l'ha trovato lui; ho passato la serata a casa di un suo amico, e sembrava ci conoscessimo da sempre.
Nel frattempo mi tastavo il cuore con la punta delle dita, pregandolo di non essere troppo ansioso e affidandomi al flusso della corrente.
Non ho mai fatto niente di tanto giusto.

L'ho vista il giorno dopo.
Sotto casa sua, il sole che sbuca e le illumina le guance bronzee da attrice.
Gli zigomi alti dicono di guardarla negli occhi.
Lei che mi abbraccia, io che fingo di non essere teso.
E ci riesco anche con me stesso.

Fuori dal bar vicino casa sua comincia a piovere. Tuoni forti e sferzate di pioggia sul viso. Non ci importa, rimaniamo lì. Come due animali curiosi che studiano il linguaggio di quello che non dicono le labbra.
Parliamo, ma non saprei dare un ordine a ciò che mi è rimasto dentro.
In realtà parla più lei, ma non mi dispiace per niente. Mi perdo tra le pieghe che formano le labbra quando scandisce le vocali.
Con quella voce da telefilm di prima serata che non puoi fare a meno di stare ad ascoltare.
Sono le pause che ci smascherano però.
Quando le iridi si scontrano e ogni velo cade.
Ed è esattamente come fare l'amore.

La notte a Fregene è umida.
Il mare lo è sempre.
-Ci pensi se si muovessero al contrario le onde?-
Sono i momenti così quelli in cui capisci che hai azzeccato proprio tutto.
La guardo e quasi mi viene da piangere per quanto la vedo bella.

La lanterna parte verso l'alto come un aereo e la vediamo andare su senza mai perdere quota.
E' felice.
-Grazie che posso parlare così con te.-

Spengo un'altra sigaretta, questa si accartoccia un po', ma rimane in piedi come l'altra.

Vorrei ringraziarla anche io, per farmi sentire così vivo.

Abbiamo passato la notte in tenda, lì sul mare. Ho sentito le sue labbra e il mio respiro che inciampava sulla sua pelle.
Come immaginavo, Baricco le piace.

Era tanto tempo che non provavo quella paura un po' mistica nello sfiorare il corpo di una donna.
E' come ritrovarmi di fronte qualcosa di vero e platonico al tempo stesso.
Non si può restare indifferenti.
Non si possono non sentire quei brividi leggeri quando i suoi capelli ti sfiorano e le sue labbra cercano le tue.

E' il modo in cui guarda le cose, è come parla di quelle cose.
E' il fuoco e l'aria.
E' la primavera.
E' il trifoglio nel bel mezzo del deserto.

L'ho lasciata a Roma con un nodo tra i polmoni che ancora non si scioglie.

Chi sa che fine ha fatto Milly.

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