martedì 16 settembre 2014

La ragazza della capitale

Spiaggia San Vincenzo, 28 agosto, 14:00

E' tutta una roba metaforica, no?
Sì, insomma, la spiaggia, le camminate come quella di adesso. La Conchiglia che fa da oasi non troppo felice ma d'obbligo.
Le signore che mi chiamano "ebreo errante".
Gente che va, gente che viene.
Quello di cui scrivevo tempo fa ha preso forma. Mi ritrovo a segnare orme nella sabbia, ad avere il viso bruciato e le gambe dolenti, la schiena spezzata e i calli sulle mani.
E poi gli occhi della ragazza della capitale.
Un'altra viaggiatrice come me.
Si percepisce da come ti guarda e dal modo in cui respira.
Le sopracciglia non lasciano spazio a dubbi.
Spero di rivederla a settembre, per capire se è stata solo un altro miraggio del caldo e della stanchezza oppure è qualcosa di tangibile.
Oggi, come ieri, tira un forte vento.
Mi piace.
Riprendo il cammino, con le ciabatte in una mano e lo zaino in spalla. 
Dentro solo il fuoco.


Venturina, 22:57

Mi ha scritto che ha vinto una gara di paguri.
E ho pensato che con lei potrei parlare delle mattonelle del bar.

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