martedì 16 settembre 2014

Parte del flusso

Livorno, 9:52, 7 settembre

Il destino, se così vogliamo chiamarlo, è strano.
Mi è slittata di un tempo indeterminato l'attivazione al primo livello di Reiki per solo un numero.
Avevo chiamato per gli orari due giorni fa, e invece di un 6 ho composto un 8.
Nella mia testa il seminario era il 7 e l'8 settembre, e si è rivelato invece essere cominciato un giorno prima, cioè ieri.
Per una serie di coincidenze, però, sono molto contento di questo. Per una cosa fortemente materiale: i soldi.
Mi avrebbe portato via una buona parte di stipendio e mi farà andare a Roma con più tranquillità.
Ero ad una specie di bivio in cui dovevo scegliere una cosa o un'altra, ed è stato il destino a scegliere.
In automatico le cose da portare avanti sono in numero minore.
E' comunque un giorno di cui tener conto.
Intanto ho appena finito la brioches al cioccolato e il cappuccino (per sentirti un po' di più), sono a Livorno, in uno dei bar lungo mare dove i piccioni mi paiono gatti.
E ancora di più mi sento pellegrino e anche un po' "ebreo errante", come dice una signora.
-La vita è buffa e meravigliosa.- mi ha scritto Aquila, ed è l'unica a cui ho spiegato l'inciampo del cuore.
La cosa che un po' mi dispiace è che non so trovare per tutto questo parole che traducano fieramente l'emozione che sto provando.
A condividerla, la felicità, tutto si quadruplica, ma bisogna saperci fare con i termini, perchè sono le sfumature a dare quella sensazione di pace e purezza che una campitura piena difficilmente può trasmettere.
Sono gli incroci che ogni tanto il destino decide di valutare in maniera differente.
San Vincenzo non ha ancora finito con i suoi paradossali regali che devi trovare scavando (letteralmente) nel fango.


23:58, Antignano

Mr. Barcellona andrà da lei a Roma il 10, quando sarei dovuto scendere io.
Lo capisco tanto. Mi ricorda me non troppo tempo fa.
Lui è preso da lei. Lei no.
Mr. Barcellona ha la mia età, e questi chilomentri gli faranno avere tanti anni in più sulle spalle.
Ora sono in campeggio, a finire la stagione come animatore.
Andare subito di colpo a casa è stato troppo strano e avevo bisogno nuovamente di muovermi altrove.
Mi sono messo a scrvievere su uno scoglio in riva.
A farmi luce ci sono solamente un lampione che prova ad imitare la luna.
Stasera è piena. E non so quale sia tra i due ad illuminarmi di più.
Penso agli occhiali tondi di Sofia, e a lei che mi scrive che il suo gatto sa giocare a nascondino.
Sono sicuro che se fosse qua e le chiedessi di ascoltare cosa borbotta il mare lei saprebbe darmi una risposta.
E mi viene voglia di scambiare il suo profumo con il mio.
Non so quando ci vedremo. Ma è bello anche solo pensarci.
Sono soddisfatto del percorso che sto facendo, anche se stare a contatto con la gente mi è difficile come è sempre stato. Ogni giorno è meglio del precedente, però.
Il mare borbotta che ha sete.
Sto qua ad ascoltarlo, ed è bello.
Lei non crede al destino, la mia idea è tutta da interpretare.
Bisogna solo essere attenti ai segnali che ci diamo da soli.
Il mondo non è altro che un riflesso di ciò di cui abbiamo bisogno.

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